Dato che ultimamente ho una certa propensione per l’autodistruzione ho deciso di accettare l’invito di un amico alla sua periodica “festa per single”.
Insomma una di quelle serate in cui capisco che essere single può effettivamente essere una scelta da portare avanti.
Soprattutto se il materiale umano in giro è statisticamente rappresentato dalla maggior parte dei partecipanti del party di ieri.
Aggiungiamo poi che l’intenzione del padrone di casa è far interagire gli ospiti (numerati all’ingresso) con i tre seguenti giochi:
1 – estrazione di due numeri random che poi devono baciarsi
2 – classico gioco della posta in cui ognuno scrive qualcosa a qualcuno che la riceverà tramite messaggeri. Sta volta c’era anche la variante “stiliamo una classifica di chi riceve più messaggi”
3 – votazione anonima su tutti i partecipanti delle seguenti categorie:
– la più checca
– il più bello
– il più simpatico
– il più antipatico
Voglio ringraziare sentitamente tutti i partecipanti di ieri sera che hanno portato dell’alcool in quella casa (sì, metà degli affittuari è astemia) e che mi hanno permesso di superare tutto ciò, aspettando che l’amico che ho trascinato con me alla festa si facesse dare il numero dall’unico single carino della serata 🙂