Con la scusa del ritorno a Bologna del mio coinquilino e di Watkin, sabato a pranzo abbiamo fatto una scappata in questo pseudo sushi-bar giapponese, dove a pranzo puoi mangiare quello che vuoi al nastro con 15 euro fissi.
inutile dire che siamo usciti rotolando dopo aver ingurgitato decine di piatti di maki e pietanze varie
Tra l’altro tutto molto buono. Sicuramente da rifare
E dopo un bel week end passato nella nullafacenza oggi tutti i colleghi sono tornati a lavoro, ma la voglia effettiva è nulla.
E in questo abiocco post-prandiale la domanda sorge spontanea: sarà mica che la “bevanda” al gusto di tè al limone” dei distributori automatici non contenga davvero tè, visto che sono al terzo della giornata e sto per accasciarmi sopra la tastiera?
No, così per sapere 🙂