Nella follia di spese di questo periodo ho deciso che avevo bisogno di una nuova fotocamera digitale.
E conscio di questo bisogno, e di vendere quella che gli avanza, Thomas, uomo dalle mille risorse, mi offre una Sony w130b nuova, per 90 Euro.
Ovviamente ancora non ho avuto materialmente il tempo di usarla, ma il mio capo, appassionato fotografo, sostiene che ho fatto un vero affare.
In effetti la struttura in alluminio, le dimensioni abbastanza ridotte, lo zoom 4X, la rendono un bel modellino.
Poi ha mille funzioni per scattare in tutte le condizioni possibili (visto che commento tecnico!).
Tra queste una mi inquieta alquanto: la funziona SMILE SHUTTER.
Praticamente tu inquadri una persona e premi il pulsante per fare la foto, normalmente.
A questo punto IL DRAMMA.
Questo piccolo genio del male che fa? Aspetta.
Sta lì in attesa che il modello sorrida. Ma non basta un sorriso accennato, no.
Lei resta immobile finché non tiri fuori un sorriso Sony-compatibile.
E non la puoi prendere neanche per sfinimento. Lei non vuol saperne di scattare. Al limite muore la batteria, ma alla fine vince lei.
E visto che ormai l’intelligenza artificiale sta per superare quella umana, non puoi neanche provare a ingannarla, perché lei capisce se sei davvero contento o è solo un sorriso di circostanza.
Nei modelli successivi credo che vogliano implementare anche uno psicologo artificiale che farà una seduta compresa nella foto se sei depresso e fai finti sorrisi.
Ovviamente lei è una salutista, quindi non ti fotograferà mai se hai i denti macchiati per colpa del fumo o del caffè. Solo dentature perfette e splendenti!
E quando è girata male scatta proprio nel millisecondo in cui il tuo viso si contorce in qualche smorfia assurda.
Una di quelle che non vorresti mai che appaia su facebook .
Questa fotocamera è la vera origine di SKYNET
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