Da qualche giorno il mio sistema immunitario ha deciso di regalarmi la fastidiosissima tosse annuale che mi dura un sacco, provoca fastidi a chi mi sta attorno, e non mi permette di restare a casa da lavoro, perché effettivamente è solo un’infezione alla gola.
Così stamattina decido che è il caso di andare dalla dottoressa a farmi visitare.
Ricordo che questa maledetta allontana-uomini è specialista in tisiologia, perfetta per me che soffro sempre di cose a livello respiratorio e ho la sindrome da Lady Oscar (che mio padre voleva un maschietto ma ahimè sono nato io e ho anche fatto scherma da piccolo, ma è un’altra storia).
Vabbè insomma questa volta non aveva nessun assistente figo con lei, però per farsi perdonare mi ha segnato gli antibiotici più queer del reame: gli ABBA
Dopo essere uscito, mi precipito alla ricerca di un mezzo di trasporto che mi porti a lavoro in tempi vagamente umani per non dover uscire chissà quando (infatti esco SOLO alle 18 oggi).
Una volta salito sul bus decido di chiamare mia madre che non sentivo da tipo 3 settimane e non volevo rischiare di sentirla lamentarsi che non mi faccio mai vivo.
Cosa vera in effetti ma è un altro discorso. E non è legato alla scherma di cui sopra.
Non so ricostruire bene il collegamento logico ma la sequenza degenerante della mia telefonata con lei è stata circa:
– La Gelmini che rischia di non farmi lavorare ancora a lungo.
– Lei che dice che dovrei cercare un lavoro al sud
– Io che non voglio tornare al sud
– Lei che dice che su sono da solo
– Io che non ho bisogno di stare con mia mamma ma farmi una famiglia
– Lei che dice che devo farmi una famiglia vera
– Io che non posso farmi una famiglia vera ma non per colpa mia
– Lei che dice che non capisco che una famiglia è vera solo se ci sono dei figli altrimenti è tutto fittizio
– Io che le spiego che quelli che non mi fanno sposare non mi fanno neanche adottare
– Lei che propone che dovrei cercare una donna con cui fare un figlio ma che non abbia voglia di crescerlo per poi cedermelo.
Devo assolutamente trovarle un hobby per compensare questa sua nociva voglia di essere nonna!
Ah sì OVVIAMENTE nei sedili del bus davanti a me c’era una suora che sicuramente ha ascoltato tutto, ma non dovevo neppure specificarlo!