Le specificità  della Bindi

Premetto che credo sia doveroso sottolineare,cara Rosi Bindi,che dire “per le unioni omosessuali non userei mai la parola ‘matrimonio’ ” fa tanto 2006.

 

Non è che stai cercando la parola giusta per finire il cruciverbone della settimana enigmistica.
Non vale barare creando acronimi ad hoc tipo “PACS” o “DICO”, perché altrimenti non sai cosa ficcare in quelle 4 caselle al 36 orizzontale.

 

Evidentemente il non essere eterosessuale è un mio limite, ma a me questa “specificità  delle relazioni affettive tra persone omosessuali” rispetto al matrimonio civile mi sfugge un attimo.

 

Proprio non capisco il senso di inventarti una checklist di cose da fare  (Vivere assieme da 9 anni, fatto. Raccomandata, fatto…) per creare un istituto giuridico nuovo, quando va bene quello che c’è.

 

Ormai è chiaro a tutti che l’idea del matrimonio tra omosessuali ti fa schifo, ma smetti di pensare a cose simili a un videogame in cui dobbiamo raccogliere gli oggetti durante la partita per combattere il mostro di fine livello.

 

Che se poi la Concia si altera tanto torto non ha!

 

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