A poche ore dalle elezioni americane inevitabilmente ho avuto un pensiero che penso unisca un po’ tutti gli omosessuali italiani di sinistra (il mood pesantezza cosmica si abbatte inevitabilmente alle 8 del mattino, abbiate pazienza):
No, non mi riferisco al fatto che le elezioni italiane sono mediaticamente più tristi di quelle americane.
E non parlavo neanche che se da noi un candidato è minimamente capace di trainare le masse lo fa solo per spingerle in un baratro.
Quello che ho pensato è: alle soglie del 2013 (o della fine del mondo), non so decidermi se è più triste pensare di votare il proprio candidato solo perché si dimostra aperto sulla questione omosessuale, o non votarlo perché ha deciso che non è un tema da affrontare decentemente?
Che poi tutti hanno ragione nel dire che ci sono temi più importanti da affrontare in un momento di crisi.
Quindi inevitabilmente mi chiedo: come contano di affrontarli i temi più importanti se tutti si dimostrano tanto ottusi e discordanti su una cosa che dovrebbe essere così semplice?
Detto questo, farò del mio meglio per arrivare al confronto tra i candidati di lunedì sera su skytg24 preparato sui loro programmi elettorali (Bersani – Puppato – Renzi – Tabacci – Vendola ) .
Sperando che dopo averli letti non preferisca comunque guardare Downton Abbey.