Io di base sono una persona distratta.
Ma ne sono conscio, e cerco sempre di semplificarmi la vita instaurando riutine e abitudini che mi permettono di non scordare le cose.
Tipo: voi ve lo ricordavate che io il 15 novembre scorso sono diventato zio? Io no, ma per fortuna c’era Google calendar.
Oppure: quando mi cambiano i pin del bancomat o delle carte di credito io passo un quarto d’ora a memorizzare la sequenza numerica facendo il movimento col dito sulla tastiera del telefono.
La porta di casa mia poi ha un difetto: ha bisogno di una chiave per essere chiusa, altrimenti la serratura non scatta e materialmente resta aperta. Secondo voi io ho la minima intenzine di sistemarla, col rischio di chiudermi fuori senza chiavi?
Tutto questo ovviamente non sempre fila liscio: quando costruisco un processo logico per ricordare le cose, a volte ne dimentico proprio passi.
Ad esempio mi ritrovo qualche pomeriggio fa in palestra, mi chiama mio fratello entusiasta per l’acquisto del nuovo ipad2, e mi chiede quale sia la password della rete wifi del vecchio router che gli ho regalato.
Ora: la palestra ha la sala pesi accanto all’ingresso, gli spogliatoi al piano sotterraneo dove il telefono non prende, e io non potevo uscire fuori già che ero sudato.
Ovviamente io ero convinto che la password fosse quella che ho smepre usato con quel router.
Il problema era che ho dovuto prima scandire e poi fare lo spelling di BREE VAN DE KAMP mezza dozzina di volte in una palestra piena di gente, prima di rendermi conto che in effetti dovevo averla cambiata quando gliel’ho regalato.
Così ho cominciato a chiedergli, ovviamente a voce sostenuta visto che la palestra silenziosa non era, se la moglie avesse nomignoli o soprannomi, visto che ero convinto che fosse una cosa del genere (ovviamente poi ho ricordato che era un ricordo associato a tutt’altro).
Poi sono passato a proporgli varie combinazioni di nomi e date di nascita della nipote di cui sopra, e amenità varie, sotto lo sguardo incuriosito di quelli attorno a me.
Alla fine mi arrendo e solo il giorno dopo vengo a sapere che la password della sua rete wifi è QWERTYUIOP che avevo scelto proprio perché era semplicissima e insomma, la prima riga della tastiera come fai a dimenticarla?! -.-