Google plus #1 – Nel mulino che vorrei…

google-plus-logoAllora: a me sto google plus piace. Certo su tante cosine si può lavorare su, ma mi piace.

Con un solo weekend di utilizzo l’ho già  etichettato come un mini-facebook con gli utenti twitter. Sì, è un modo per dire che l’80% “tester” di questa prima fase che sono in contatto con me sono gay attivi su twitter. Il che fondamentalmente è un bene perché i gay attivi su twitter che seguo li adoro.

Facebook sulla carta è sempre stato un ottimo social network. Poi è arrivata la gente e l’ha reso irritante.
E nel momento in cui ricevi una telefonata da tua madre che ti chiede com’è che non hai ancora aggiunto X su Facebook allora capisci che è lo strumento ad avere il controllo sulla persona.

Da qui un piccolo vademecum con le 5 cose che sono su facebook e non ho ancora visto su google plus (e meno male)

citazioni di gente illustre del calibro di Fabio Volo o Gigi d’Alessio, che insomma, mi chiedo come si possa arrivare a fine giornata senza una ventina di perle da parte di sti poeti del 2.0.

i compagni delle elementari, di cui hai dimenticato l’esistenza da diversi lustri, finché un giorno i loro nomi non ti appaiono tra le richieste di amicizia

le foto in cui sono stati taggati i tuoi amici nella barra a destra. Che in realtà  sono sempre le foto in cui sono taggate quelle 5 persone tra tuttii tuoi contatti che per motivi disparati non sei pronto a eliminare, ma che vorresti non vedere mai più.

i messaggi privati. Sono comodi e tutto (e ne faccio anche un uso importante), però quando avete una mandria di contatti che vi piazza tra i destinatari con altre 20 persone per affrontare discussioni notoriamente lunghe, finisce che nell’arco di mezza giornata perdi pazienza, voglia e ti muore pure la batteria del’iPhone viste le mille mila notifiche

le notifiche dei giochi. Ti piace un gioco? apri lo strumento note e scrivici una recensione. Pensi che possa interessarmi? mi tagghi. Mi fa piacere l’idea che tu mi abbia pensato. non è necessario che tu dica a un bot di comunicarmi ogni volta che hai superato un livello

E sì, lo so che per la maggior parte delle cose basta armarsi di pazienza e bloccare note e contatti. Ma che senso ha avere uno strumento social come facebook se passi metà  del tempo a censurare e maledire?

Posted in Uncategorized and tagged , , , , , , , , , , , .