Essere omosessuale

Alla fine ieri pomeriggio esco presto da lavoro e incontro Matteo per fare due passi in giro per Bologna.
Si aggrega anche il suo ex prof di Matematica e tra una chiacchiera e l’altra, google ci avvisa che da lì a 5 minuti inizia la presentazione di “IN ITALIA SONO TUTTI MASCHI” di Luca de Santis e Sara Colaone.
Si tratta di un’interessantissima graphic novel che racconta della situazione degli omosessuali italiani al confino durante il periodo fascista. L’incontro è moderato dal quel bell’ometto di Massimiliano De Giovanni.

Davanti all’ingresso della libreria troviamo anche Giulio e Nino (che ieri tra l’altro ha compiuto 27 anni di favolosità ). Entriamo e cerchiamo da sederci. Io e Matteo ci sediamo di lato e siamo un po’ coperti da una cassa acustica. Dietro di noi Grillini che manda sms (o giocava a Snake?)
Ad un certo punto della discussione arriva questa favolosa vecchina che si piazza accanto a me.

Ed è l’inizio della fine!

Inizia:

Lei: Ma se mi siedo qui ho paura che poi il signore dietro non veda, ma se mi sposto più a sinistra non vedo io.
Io: guardi signora il signore dietro è alto non si preoccupi

E dopo un po’…

Lei: ma guardi quel giovanotto come tiene poggiati i piedi (il giovanotto era Luca de Santis), che maniera curiosa
Io: ehhh già !

Al che noto che la signora ha una protesi al braccio sinistro. A corredo di un vestitino bianco e giallo!

Lei: Ah ma quando inizia la presentazione del libro?
Io: beh signora è questa la presentazione del libro.
Lei: no ma queste sono vignette, io dicevo il libro “In italia sono tutti maschi”
Io: è questo il libro. E’ fatto sotto forma di fumetti ma è un romanzo.
Lei: ah vabbè. Ma parla della condizione del lavoro femminile in Italia, vero?
Io: no, parla degli omosessuali durante il fascismo.

Lei resta a bocca aperta e inizia a rimuginare.
Dopo un po’…

Lei: ma quale fascismo?
Io: quello italiano.
Lei: no perché c’è stato anche quello Spagnolo
Io: ahhhh!

E ancora dopo un po’:

Lei: no, perché Mussolini ha fatto un sacco di cose buone, solo che poi si è perso
Io: già  è vero ha bonificato tutta l’Area dove ora c’è Latina…
Lei: che poi la gente viene ricordata solo per le cose cattive. Se io sono stata sempre buona e domani faccio una cosa cattiva vedrebbe che si ricorderebbero di me solo per quello.
Io: già !

Dopo di che Massi conclude l’incontro (che alla fine non ho seguito grazie alla signora) e dice che domani in Via sant’Isaia 18 a Bologna presso l’Istituto Storico Parri c’è l’inaugurazione della mostra con le tavole del libro.

E la signora a questo punto si rivolge tranquillamente a lui che chiede se qualcuno ha delle domande.

Lei: Mi scusi dov’è questo posto, a Parma?
Massi: no è in via Sant’Isaia 18.
Lei: ah qui a Bologna.

E dopo un po’

Lei: Ma queste vignette non servono mica per ridicolizzare gli uomin..ehm…uhm… gli ESSERI OMOSESSUALI.

Al che tutto il pubblico (credo che gli eterosessuali lì dentro si contassero sulle dita di una mano) inizia a ridere a crepapelle.

Lei: Ma che c’è da ridere?
Massi: No ma signora è un argomento trattato con il massimo rispetto. Ridiamo per sdrammatizzare un argomento serio, poi la platea è d’accordo con lei.
Lei: no beh ma non c’è da ridere, non c’è niente di male. Gli OMOSESSUALI VERI sono persone come noi, mica come quelli FINTI che stanno con i bambini. Se stanno con uno della loro età  non c’è niente di male.

Al che metà  della platea ride ancora più forte e l’altra la guarda scandalizzata.

Massi: Bene direi che l’incontro termina qui. A presto.

Ovviamente non finisce qui.
Dopo averci congedato io scappo fuori dalla libreria perché non ce la potevo più fare a trattenere le risate.

Mi fermo fuori dalla libreria a chiacchierare con Matteo, il prof, Nino Giulio e Viola.

Ad un certo punto rivediamo la vecchina correre per cercare di raggiungere un autobus.
A quel punto la precedo e mi piazzo davanti all’entrata del bus per non far chiudere le porte in attesa che la donnina arrivi senza perdere pezzi di braccia.
Sale e mi ringrazia.

Solo che ne’ io ne’ evidentemente lei ha notato che quel bus non aveva un numero visibile!

Se avete notizie di una vecchina in giallo con un braccio finto avvisateci che siamo preoccupati!

In Italia sono tutti maschi

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