E non dite che non vi avevo avvertito

Dopo mesi di sbattimenti sentimentali, una cosa è definitivamente chiara: al vostro eroe piace il melodramma!

E non dite che non vi avevo avvisato!

Tornare single, o almeno avere la consapevolezza che in questo periodo sono troppo stanco per pensare di impegnarti in una relazione, è stato davvero un parto. Nel senso che 9 mesi fa ho lasciato Matteo, e gli strascichi si fanno sentire ancora adesso.

D’altra parte smettere di essere una coppia e vedere attorno a te il vuoto degli amici, che nel momento dl bisogno preferscono non rischiare di prendere parti, ti spinge ad attaccarti comunque all’ultima persona che dovresti aver vicino in certi momenti.

In definitiva: lo molli; te ne penti; passi mesi a bere (che se devi essere patetico ai tuoi occhi un po’ di sano cliché non guasta); non hai con chi parlarne perché chi conosce i fatti si allontana e dall’altra parte non sai cosa dire a chi non sa tutto perché rievocare e spigare è lungo e doloroso, e anche inutile; noti che anche l’ex è messo uguale e quindi decidete di starvi vicini (anche se è rischioso, ma l’alternativa è star da soli, in certi casi non è un’alternativa, e devi metterci anche il carico emotivo di spiegarlo a chi giustamente non vede il quadro completo) e ascoltarvi tra di voi; lui si riavvicina quando F. fa capolino nella tua vita e ti fa pensare che forse da questo circolo vizioso si può uscire, ovviamente a suon di litigate con l’ex. Ovviamente tutto per niente perché anche F. sparisce quando avevi più bisogno; E per fortuna che a darti una mano compaiono pisani e bresciani, che almeno a volte ti fanno pensare ad altro mentre il vuoto lavorativo sempre più opprimente ti porta con la testa a quello che è stato e che un po’ vorresti che sia e che però sai che rischia di non essere; però un po’ ci speri e ti riavvicini ma trovi un muro, salvo poi riavvicinarsi lui quando tu oltre al muro metti in piedi tutta una fortezza attorno al tuo cuore, perché a lui vuoi bene ma nessuno ti ha mai insegnato che dovresti volerne anche a te stesso e dopo 25 anni col cavolo che hai voglia di imparare; e quindi vi riavvicinate un po’ troppo anche se sai che non è saggio, ma ti viene così naturale che sembra l’unica cosa giusta in un mare di sbagli; che poi se devi farti male lo fai fino in fondo, e ci ripensi su seriamente all’idea di un rapporto, ma quella fortezza non si scalfisce. E ti chiedi perché, finché non realizzi che non hai la forza di abbatterla. Non hai la forza per niente insomma. A malapena ti alzi dal letto e arrivi a sera per inerzia spinto dall’affetto che provi per lui e dall’apatia che almeno ti protegge un po’. E sai che non è questo lo spirito per avere una storia. Sicuramente non è lo spirito per ricominciarne adesso una che si porta dietro un carico emotivo di 9 mesi di inseguimenti, litigi/chiarimenti quasi quotidiani, il senso di vuoto attorno a te, la voglia di provare a cambiare qualcosa e la paura che poi perdi quello che di bello resta e che state tenendo in piedi cn mille sacrifici.

Insomma il vostro eroe è alla frutta! Non ce la fa più, si sente stanco e svuotato da tutto e probabilmente il dormire così poco non aiuta, ammettiamolo.

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